Tra i macchinari che vengono utilizzati da molte industrie ed in particolare da quelle che appartengono al settore metalmeccanico, ci sono i compressori ad aria. Vediamo insieme di cosa si tratta e come avviene il funzionamento di questi particolari macchinari.

I compressori ad aria e il loro funzionamento

I compressori ad aria sono macchine particolari tramite le quali è possibile aumentare, grazie all’energia meccanica prodotta, alzare la pressione di un vapore o di un gas, convertendo la stessa energia in energia di pressione. La composizione di un compressore ad aria è in generale formata da tre elementi, un motore, una valvola che viene utilizzata sia come ingresso che come uscita, ed un serbatoio nel quale si stocca l’aria compressa. Il funzionamento di questo macchinario è abbastanza semplice in quanto l’aria viene aspirata dall’esterno e compressa con modi diversi secondo le varie componenti della macchina. In un secondo tempo l’aria compressa viene introdotta nel serbatoio di stoccaggio e proprio al suo interno viene raggiunta la massima pressione, con il compressore che a questo punto si ferma, per riavviarsi nuovamente quando il livello di pressione diminuisce, riportando così la pressione stessa ai livelli massimi.

I compressori ad aria si dividono sostanzialmente in due tipologie principali, quelli dinamici e quelli volumetrici. In questi ultimi la compressione proviene dai movimenti meccanici e si distingue dagli altri in quanto hanno la possibilità di assicurare una portata di aria direttamente proporzionale alla “velocità di rotazione” del proprio motore. Nello stesso tempo possono anche aspirare un volume d’aria molto grande senza tenere conto della pressione che si trova a monte ed a valle del compressore. A differenza dei compressori ad aria volumetrici, quelli dinamici riescono a sfruttare l’energia cinetica del gas per aumentare la pressione, sempre attraverso dei meccanismi particolari.

La scelta del miglior compressore ad aria

Per effettuare la scelta migliore di un compressore ad aria industriale, si deve tenere conto di criteri particolari tra i quali l’utilizzo che sarà fatto dell’aria compressa prodotta, il tempo di accensione e il rapporto tra qualità e prezzo. Quest’ultimo è un fattore della massima importanza ed è legato anche ai costi di manutenzione, in modo da poter ammortizzare al meglio le spese dell’acquisto e quelle legate all’utilizzo. Per quanto riguarda l’utilizzo dell’aria compressa, in generale le tipologie di utilizzo sono molteplici e quindi la scelta migliore è legata sia alla pressione che può produrre che al volume d’aria, potendo così effettuare tutta una serie di lavori. Per quanto riguarda il tempo di accensione, se questo è continuo la scelta migliore è quella di un compressore a vite, mentre per i compressori da tenere accesi solo di tanto in tanto si può scegliere quello a pistone.

La differenza tra i due tipi di compressore

Nei compressori a vite l’aria passa attraverso due particolari viti ruotanti che la comprimono intrappolandola. Questo tipo di compressore viene utilizzato specialmente da parte delle industrie di grandi dimensioni in quanto permettono di raggiungere grandi potenze ed inoltre possono variare la potenza stessa secondo le diverse esigenze che si presentano. Quelli a pistone hanno invece una maggiore versatilità e l’aria viene compressa dai pistoni che scorrono all’interno dei cilindri in modo da creare la pressione necessaria.

Nella maggior parte dei casi sono ottimi per l’utilizzo da parte di piccole imprese in quanto non raggiungono determinate potenze. In conclusione i tipi di compressore sono tali da poter essere adatti a tutte le aziende, ma l’aspetto più importante è quello di acquistarli in negozi specializzati, in modo da avere la garanzia di un ottimo funzionamento e duraturo nel tempo.

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